È vero che è sempre più in aumento il numero di persone over 70 che vivono lontano dai figli? È vero! Essi si trovano ad avere necessità di assistenza soprattutto nella vita quotidiana. Ecco allora che il settore dell’assistenza familiare e domiciliare si attesta come uno dei più fiorenti e, considerata l’impossibilità di rispondere alle esigenze che emergono tramite interventi di welfare pubblico, ci si deve affidare all’operato dei privati. Il servizio di assistenza familiare e domiciliare molto spesso si occupa di mansioni che non riguardano la sfera sanitaria, ma ad esempio alla pulizia domestica e la preparazione dei pasti, la spesa, il pagamento delle bollette e il disbrigo di altre faccende quotidiane.
Perché aprire una start up di Assistenza Familiare e domiciliare?
Le agenzie di assistenza familiare e domiciliare si occupano di diversi servizi: assistenza domestica, assistenza familiare, medico-sanitaria, assistenza in ospedale, ecc. Aprire un’attività in questo settore è una scelta che permette di avviare un’attività di successo e nel col tempo socialmente utile. Perché, invecchiare, non è sempre semplice. Il settore è in ascesa proprio in virtù dell’allungamento della vita media delle persone, prolungato grazie alla medicina esso però comporta un inevitabile peggioramento delle condizioni di salute. In Italia oltre 14 milioni di persone convivono con una patologia cronica e di questi, 8,4 milioni hanno dai 65 anni in su, una quota che aumenta con l’età fino a interessare tre persone su quattro tra chi ha più di 85 anni.
Come aprire l’agenzia di assistenza familiare e domestica?
Chi vuole Intraprendere un’attività, qualsiasi essa sia, dovrà fare i conti con un iter burocratico. Se si ha intenzione di dare via alla Start Up, è necessario sapere a cosa si va incontro in modo da essere preparati. In primo luogo è necessario aver compiuto la maggiore età. Occorre, inoltre, aver conseguito un diploma di scuola superiore e possibilmente possedere attraverso corsi specializzati competenze specifiche. Bisogna poi rivolgersi a un commercialista per aprire la Partita Iva, comunicare al proprio comune l’inizio dell’attività e richiedere l’autorizzazione per poter esporre l’insegna identificativa dell’Agenzia.
