Il lavoro cresce anche a Taranto. E’ il momento della ripresa

Soprattutto tra i giovani c’è un aumento dell’occupazione

Settembre 2022 è stato il mese della ripresa per il mondo dell’occupazione. Numeri in aumento, soprattutto per il lavoro tra i giovani anche di Taranto. La ricerca è più facile se si partecipa ai corsi di formazione professionale di Homines Novi o ci si prepara ad un concorso militarecon Nissolino con sede a Taranto.

Cresce la speranza di trovare un lavoro. Dopo due mesi estremamente difficili, in cui si è registrato un calo, l’occupazione sembra andare incontro ad un momento di ripresa. Secondo gli ultimi dati, infatti, a settembre si sono registrati 46mila occupati in più, pari allo 0,2 per cento, rispetto al mese precedente.

Che possibilità ci sono di trovare lavoro?

Se si paragona settembre 2022 a settembre 2021, si nota un aumento dell’1,4 per cento, pari a 316mila occupati in più. Dati incoraggianti, soprattutto per chi è in cerca di lavoro.

Come facci a trovare un lavoro stabile con un buon stipendio?

I numeri più alti sono quelli che si registrano tra i dipendenti permanenti, che sono aumentati di 205mila unità rispetto allo scorso anno. In termini percentuali si tratta dell’1,4 per cento in più al confronto con l’anno precedente e dello 0,5 per cento in più, ovvero 82mila posti di lavoro, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Insomma, il tasso di occupazione sale al 60,2 per cento, ovvero 0,2 punti in più. E, questo, soprattutto nel lavoro permanente. Per riuscire a trovare più facilmente un’occupazione, ci si può rivolgere ad un ente certificato come Homines Novi, che organizza corsi di formazione professionale accreditati dalla Regione Puglia, spendibili immediatamente e con successo nel mondo del lavoro (http://www.hominesnovi.it) oppure alla Nissolino corsi (www.nissolinocorsi.it) presenti a Taranto, per prepararsi ad uno dei tanti concorsi militari in procinto di erogazione.

Che possibilità ho di trovare lavoro a Taranto?

In linea di massima, il tasso di occupazione è rimasto stabile al 7,9 per cento. A fare la differenza è il dato che riguarda il lavoro giovanile. A trovare più facilmente un impiego sono infatti i ragazzi nella fascia d’età compresa tra i 15 ed i 24 anni, che tradotto in cifre significa il 23,7 per cento in più rispetto al passato. Per i ragazzi tra i 25 ed i 34 anni si parla del 10,4 per cento. Tutti questi numeri emergono dalle tabelle dell’Istat. Scende invece la percentuale man mano che si alza la soglia d’età.Si tratta del 7,2 per cento per chi ha tra i 35 ed i 49 anni e del 5,1 per cento per chi ha più di 50 anni. Una differenza, questa, che si nota anche facendo un raffronto con il tasso di occupazione. Basti pensare che per gli under 24 è di appena il 19,9 per cento, mentre per coloro che hanno un’età compresa tra i 50 ed i 64 anni sale al 61,3 per cento.